Francesca dormiva
Leggo un romanzo ironico e commovente di dolore e di vendetta.
Leggo di un borgo immaginario sulle colline della Romagna, della morte violenta di una ragazza, di un maresciallo pratico e malinconico.
Leggo i tanti personaggi, il peso insostenibile delle loro vite sbagliate, l’odore di lavanda, “un sandalo appeso nel cielo di dicembre al chiodo della rabbia, come un ex voto”. (p.a.)